Angelica Avvocato Roma Angelica Parente - Avvocato a Roma

Sono l'Avvocato Angelica Parente, titolare dello Studio Legale Parente Bianculli & Associati, fondato nel 1927.

Il nostro studio, con sedi a Roma in Viale delle Milizie 96 e a Milano in Via Gaetano De Castillia 8, offre assistenza legale in vari settori del diritto.

Con una tradizione che si estende per quasi un secolo, ci impegniamo a fornire consulenze di alta qualità in diritto civile, penale, amministrativo e del lavoro, assicurando soluzioni personalizzate e una difesa efficace dei diritti dei nostri clienti.


Avvocato a Roma

Roma, capitale d'Italia, ospita numerosi studi legali e avvocati specializzati in diverse branche del diritto.

Che tu stia cercando un avvocato penale, un esperto in diritto di famiglia, o un professionista nel diritto amministrativo, Roma offre una vasta gamma di opzioni per soddisfare le tue esigenze legali.

Avvocato Penale a Roma

Un avvocato penale a Roma si occupa di difendere i diritti di chi è accusato di aver commesso reati. Questo include difese per accuse di furto, frode, aggressione, e altri crimini. Gli avvocati penali sono esperti nella legge penale e hanno esperienza nei processi penali, offrendo consulenza e rappresentanza in tribunale per garantire un processo equo e la migliore difesa possibile.

Diritto di Famiglia e Matrimonialista

Gli avvocati specializzati in diritto di famiglia a Roma trattano casi di separazione e divorzi, affidamento dei figli, adozioni e questioni di successione. Un avvocato matrimonialista offre assistenza legale nelle cause di separazione e divorzio, aiutando a risolvere le dispute in modo equo e cercando di proteggere gli interessi dei propri clienti. La loro competenza si estende anche alla gestione dei patrimoni familiari e alla mediazione familiare.

Diritto Amministrativo e Ricorso al TAR

Gli avvocati amministrativi a Roma si occupano di questioni legate alle decisioni della Pubblica Amministrazione. Questo include il ricorso al TAR (Tribunale Amministrativo Regionale) per contestare provvedimenti amministrativi. Gli avvocati amministrativi assistono anche nella gestione di concessioni, autorizzazioni, appalti pubblici, e altre problematiche relative al diritto amministrativo.

Avvocato Cassazionista e Civilista

Un avvocato cassazionista è abilitato a patrocinare dinanzi alla Corte di Cassazione, il più alto grado di giudizio in Italia. Questi avvocati hanno un'esperienza significativa nel trattare casi complessi e nel presentare ricorsi in Cassazione. Gli avvocati civilisti, invece, si occupano di una vasta gamma di questioni civili, inclusi contratti, risarcimento danni, diritto condominiale, e controversie patrimoniali.


Diritto Civile

Diritto Condominiale Diritto Condominiale

Diritto Condominiale e Risarcimento Danni

Gli avvocati specializzati in diritto condominiale a Roma gestiscono controversie tra condomini, amministratori di condominio, e fornitori di servizi. Offrono consulenza legale su regolamenti condominiali, ripartizione delle spese, e gestione delle assemblee condominiali. Inoltre, assistono i clienti nelle cause di risarcimento danni derivanti da inadempimenti contrattuali, incidenti, e altre situazioni che causano danni economici.

Diritto del Lavoro e Previdenziale

Gli avvocati del lavoro a Roma offrono consulenza su licenziamenti, controversie contrattuali, diritti dei lavoratori, e altre questioni relative al rapporto di lavoro. Gli avvocati previdenzialisti, invece, si occupano di questioni relative alla previdenza sociale, pensioni, e assistenza sanitaria. Questi professionisti sono cruciali per risolvere controversie tra lavoratori e datori di lavoro, nonché tra cittadini e enti previdenziali.

Diritto Militare e Diritto Condominiale

Gli avvocati specializzati in diritto militare offrono assistenza legale a membri delle forze armate in questioni disciplinari, penali, e amministrative. Gli avvocati del diritto condominiale, invece, si concentrano su tutte le problematiche legate alla vita condominiale, dalla gestione delle spese comuni alle controversie tra condomini.

Avvocato esperto e specializzato

Roma offre una vasta gamma di avvocati specializzati in diversi settori del diritto, pronti a fornire assistenza legale professionale e competente. Che tu abbia bisogno di un avvocato penale, civilista, matrimonialista o specializzato in diritto amministrativo, è essenziale scegliere un professionista esperto e qualificato per garantire la migliore rappresentanza legale possibile. Con il supporto di un avvocato esperto, è possibile affrontare qualsiasi questione legale con fiducia e sicurezza.


Risarcimento Danni

Diritto condominiale Risarcimento danni

Risarcimento Danni per Inadempimento Contrattuale

Il risarcimento danni per inadempimento contrattuale è una misura prevista dal diritto civile per compensare il danno subito dal creditore a causa dell'inadempimento del debitore. Questo tipo di risarcimento può essere richiesto quando un contratto non viene rispettato nelle sue parti essenziali, causando un danno economico alla parte non inadempiente. La normativa italiana prevede che il risarcimento comprenda sia la perdita subita (danno emergente) sia il mancato guadagno (lucro cessante), purché questi siano conseguenze immediate e dirette dell'inadempimento.

Il principio alla base del risarcimento per inadempimento contrattuale è quello di ripristinare il creditore nella situazione patrimoniale in cui si sarebbe trovato se il contratto fosse stato correttamente eseguito. Il risarcimento può essere effettuato in forma specifica, ripristinando la situazione preesistente, o per equivalente, mediante una somma di denaro. La quantificazione del danno risarcibile è un processo complesso che richiede la valutazione di diverse variabili, tra cui l'effettivo impatto economico dell'inadempimento.

Quantificazione del Danno e Giurisprudenza

La quantificazione del danno da inadempimento contrattuale è un'operazione delicata che richiede una valutazione precisa del danno emergente e del lucro cessante. Il danno emergente rappresenta la perdita economica diretta subita dal creditore, come le spese sostenute per rimediare all'inadempimento. Il lucro cessante, invece, è il mancato guadagno che il creditore avrebbe ottenuto se il contratto fosse stato adempiuto. La giurisprudenza italiana ha sviluppato numerosi criteri per la quantificazione di questi danni, che devono essere dimostrati con precisione per poter essere risarciti.

La giurisprudenza ha stabilito che il risarcimento deve coprire solo i danni prevedibili al momento della stipula del contratto, salvo il caso di dolo, dove sono risarcibili anche i danni imprevedibili. Il nesso di causalità tra inadempimento e danno è un elemento cruciale: il danno deve essere una conseguenza immediata e diretta dell'inadempimento. La Corte di Cassazione ha più volte ribadito che il risarcimento non può includere danni indiretti o mediati, ma solo quelli strettamente connessi all'inadempimento.

Mediazione Obbligatoria e Negoziazione Assistita

Prima di ricorrere al giudice, è spesso necessario tentare una risoluzione stragiudiziale della controversia attraverso la mediazione obbligatoria o la negoziazione assistita. La mediazione obbligatoria è una procedura di risoluzione alternativa delle controversie che mira a trovare un accordo tra le parti con l'aiuto di un mediatore neutrale. La negoziazione assistita, invece, prevede che le parti tentino di raggiungere un accordo con l'assistenza dei loro avvocati.

Queste procedure hanno il vantaggio di essere meno costose e più rapide rispetto al processo giudiziario. Inoltre, possono preservare i rapporti tra le parti, evitando il conflitto aperto che spesso caratterizza le cause legali. Se la mediazione o la negoziazione assistita non portano a un accordo, le parti possono comunque rivolgersi al giudice per ottenere il risarcimento dei danni.

Prescrizione e Conseguenze dell'Inadempimento Contrattuale

Il diritto di richiedere il risarcimento dei danni per inadempimento contrattuale si prescrive in dieci anni, salvo diversa disposizione di legge. Questo termine decorre dal momento in cui si verifica l'inadempimento o dal momento in cui il creditore ha conoscenza dell'inadempimento stesso. È importante agire tempestivamente per evitare che il diritto al risarcimento si estingua per prescrizione.

Le conseguenze dell'inadempimento contrattuale possono essere gravi per il debitore. Oltre al risarcimento dei danni, l'inadempimento può portare alla risoluzione del contratto, con la conseguente perdita di eventuali vantaggi economici derivanti dal contratto stesso. Inoltre, l'inadempimento può avere ripercussioni sulla reputazione commerciale del debitore e sulla sua capacità di stipulare nuovi contratti in futuro.

Rapporto tra Inadempimento e Danno per Ottenere il Risarcimento

Per ottenere il risarcimento dei danni per inadempimento contrattuale, è necessario dimostrare il nesso di causalità tra l'inadempimento e il danno subito. Questo significa che il danno deve essere una conseguenza immediata e diretta dell'inadempimento. Il creditore deve fornire prove sufficienti per dimostrare che il danno non si sarebbe verificato in assenza dell'inadempimento.
Il principio del nesso di causalità è fondamentale per evitare risarcimenti ingiustificati e garantire che il debitore sia responsabile solo per i danni effettivamente causati dal suo inadempimento. La prova del nesso di causalità può essere complessa e richiede una valutazione accurata di tutti i fatti rilevanti. In questo contesto, l'assistenza di un avvocato specializzato può essere determinante per il successo della richiesta di risarcimento.
Il risarcimento dei danni per inadempimento contrattuale è uno strumento essenziale per tutelare i diritti dei creditori e garantire il rispetto dei contratti. La procedura richiede una conoscenza approfondita della normativa e della giurisprudenza, nonché una gestione attenta delle prove e delle procedure stragiudiziali e giudiziali. Con il supporto di un avvocato esperto, è possibile ottenere il risarcimento dei danni subiti e ripristinare la propria posizione patrimoniale.


Separazioni e Divorzio Guidiziale

Separazione e Divorzio Separazione e Divorzio

Separazione e Divorzio Giudiziale

La separazione e il divorzio giudiziale rappresentano due procedure legali attraverso cui un matrimonio può essere sciolto o separato formalmente. Queste procedure si distinguono dal divorzio e dalla separazione consensuali, dove le parti concordano le condizioni senza l'intervento del giudice. Nel contesto della separazione e del divorzio giudiziale, le questioni di diritto e di fatto sono decise dal tribunale, che interviene per risolvere le controversie tra i coniugi.

La riforma Cartabia, introdotta con la legge 206/2021, ha apportato significative modifiche ai procedimenti di separazione e divorzio, introducendo nuovi strumenti per rendere i processi più rapidi e meno conflittuali. Questa riforma ha previsto anche l'istituzione della mediazione familiare obbligatoria, finalizzata a facilitare l'accordo tra le parti senza ricorrere al giudizio, migliorando così la gestione delle dispute familiari.

Ricorso Cumulativo, Contestuale e Congiunto

Nel diritto di famiglia, il ricorso cumulativo, contestuale e congiunto sono termini utilizzati per descrivere diverse modalità di presentazione delle domande di separazione e divorzio.
Il ricorso cumulativo consiste nella presentazione di entrambe le domande di separazione e divorzio nello stesso atto. Questa modalità è utile quando i coniugi desiderano risolvere simultaneamente le questioni di separazione e divorzio, riducendo così i tempi e i costi legali.
Il ricorso contestuale questo tipo di ricorso prevede la presentazione delle domande di separazione e divorzio in modo congiunto, ma non necessariamente nello stesso atto. I coniugi possono decidere di presentare le domande separatamente, ma contemporaneamente, sebbene abbiano lo stesso obiettivo di sciogliere il matrimonio.
Il ricorso congiunto in questo caso, i coniugi presentano insieme una richiesta di separazione o divorzio, concordando su tutte le condizioni e le modalità. Questo ricorso è spesso favorito per la sua semplicità e velocità, evitando conflitti e riducendo il carico giudiziario.

Separazione e Divorzio con e Senza Figli: Affidamento e Regole

Quando si tratta di separazione e divorzio, le dinamiche cambiano significativamente a seconda della presenza o meno di figli. Le questioni principali riguardano l'affidamento, la custodia e il mantenimento dei figli.
In caso di separazione o divorzio con figli, il tribunale valuta attentamente il loro interesse superiore. L'affidamento può essere congiunto o esclusivo. L'affidamento congiunto implica che entrambi i genitori mantengano una responsabilità condivisa, mentre l'affidamento esclusivo assegna la custodia a uno solo dei genitori, con diritto di visita per l'altro. Inoltre, è fondamentale stabilire un piano di mantenimento che assicuri il benessere economico dei figli, coprendo spese per istruzione, salute e tempo libero.
Quando non ci sono figli, le questioni principali riguardano principalmente il patrimonio e le eventuali obbligazioni economiche tra i coniugi. In questo contesto, il tribunale valuta la divisione dei beni comuni e il pagamento degli alimenti, se necessario.

Riforma Cartabia: Innovazioni e Tempi di Procedura

La Riforma Cartabia ha introdotto importanti novità nel processo di separazione e divorzio, mirando a rendere le procedure più efficienti e meno conflittuali. Tra le principali innovazioni troviamo:
Prima di intraprendere una causa giudiziaria, le parti sono obbligate a tentare una mediazione familiare. Questo passaggio è progettato per favorire un accordo amichevole e ridurre il numero di contenziosi.
La riforma ha previsto una riduzione significativa dei tempi processuali, con la possibilità di concludere i procedimenti in tempi più brevi rispetto al passato.
Sono stati introdotti strumenti per rendere più accessibile la giustizia alle famiglie, come la semplificazione delle procedure e la riduzione dei costi legali.

Come Funziona il Procedimento Giudiziale: Passaggi e Tempistiche

Il procedimento di separazione e divorzio giudiziale prevede diversi passaggi chiave:
Il coniuge interessato presenta un ricorso al tribunale competente, indicando le ragioni della separazione o del divorzio e le richieste specifiche riguardanti l’affidamento dei figli, il mantenimento e la divisione dei beni.
Durante questa fase, il giudice raccoglie tutte le informazioni necessarie, ascolta le parti e le eventuali testimonianze. Viene valutata la sussistenza di eventuali motivi di separazione e di divorzio.
In questa udienza, il giudice tenta di favorire una conciliazione tra le parti, esaminando la possibilità di raggiungere un accordo. Se le parti trovano un accordo, il giudice lo omologa, rendendolo esecutivo.
Se non c’è accordo, il tribunale emette una sentenza, stabilendo le condizioni della separazione o del divorzio, inclusi l’affidamento dei figli, il mantenimento e la divisione dei beni.
I tempi di procedura possono variare, ma con la Riforma Cartabia, si tende a ridurre i tempi di attesa e accelerare i procedimenti.
La separazione e il divorzio giudiziale rappresentano importanti tappe nella vita delle famiglie, con implicazioni legali e personali significative. Comprendere le modalità di ricorso, le novità introdotte dalla Riforma Cartabia e i diritti e doveri dei coniugi è fondamentale per navigare con successo questi procedimenti. Con l'assistenza di un avvocato esperto, è possibile affrontare la separazione e il divorzio con maggiore serenità, tutelando i propri interessi e quelli dei propri figli.


Avvocato Cassazionista

Corte Suprema di Cassazione Corte Suprema di Cassazione

Ricorso alla Corte Suprema di Cassazione

Il ricorso alla Corte Suprema di Cassazione rappresenta l'ultimo grado di giudizio nel sistema giuridico italiano. Questo ricorso può essere presentato sia in ambito civile che penale, e ha lo scopo di garantire la corretta applicazione della legge. La Cassazione non riesamina i fatti del caso, ma valuta esclusivamente le questioni di diritto, verificando che la normativa sia stata interpretata e applicata correttamente nei precedenti gradi di giudizio.

La Corte di Cassazione assicura l’uniformità dell’interpretazione della legge e funge da garante della certezza del diritto. In ambito civile, il ricorso può essere proposto per motivi che riguardano violazioni di legge o vizi di motivazione della sentenza. In ambito penale, i motivi di ricorso possono includere l’inosservanza della legge penale, vizi della motivazione e altri errori procedurali.

Ricorso in Materia Penale

In ambito penale, il ricorso per Cassazione può essere presentato contro sentenze di condanna o assoluzione, ordinanze del riesame e ordinanze di archiviazione. Tra i principali motivi di ricorso vi sono la violazione di legge, la mancanza o illogicità della motivazione e gli errori procedurali.
Il ricorso avverso un'ordinanza del tribunale del riesame è uno strumento per contestare decisioni relative a misure cautelari personali o reali. Questo tipo di ricorso deve essere presentato entro dieci giorni dalla notifica dell'ordinanza e deve indicare specificamente i motivi di diritto che si ritiene siano stati violati.
Il ricorso avverso un'ordinanza di archiviazione è possibile quando si ritiene che la decisione di non procedere con l'azione penale sia basata su una errata applicazione della legge. Anche in questo caso, i motivi di ricorso devono essere ben specificati e riguardare questioni di diritto.

Ricorso in Materia Civile

In ambito civile, il ricorso per Cassazione può essere presentato contro sentenze definitive che hanno deciso la controversia in secondo grado, incluse le ordinanze inammissibilità dell'appello e le decisioni del Consiglio di Stato.
Questo tipo di ricorso può essere presentato quando una corte d’appello dichiara inammissibile un appello per motivi procedurali. La Cassazione verifica se la decisione di inammissibilità sia conforme alla legge.
In materia fallimentare, il ricorso può essere presentato contro le decisioni del tribunale fallimentare riguardanti l'accertamento dello stato passivo. Questo ricorso deve dimostrare che vi siano stati errori nell'applicazione delle norme di diritto fallimentare.

Procedura e Tempistiche

Il ricorso in Cassazione deve essere redatto da un avvocato abilitato al patrocinio dinanzi alle giurisdizioni superiori. Il ricorso deve essere depositato entro termini precisi che variano a seconda del tipo di decisione impugnata: solitamente 60 giorni dalla notifica della sentenza o dell'ordinanza impugnata. Il ricorso deve contenere i motivi specifici e dettagliati per cui si richiede l’annullamento della decisione.
La Corte di Cassazione decide sul ricorso in camera di consiglio o con udienza pubblica, a seconda della complessità e dell'importanza delle questioni sollevate. La decisione della Corte può confermare, annullare o rinviare la causa al giudice di merito per un nuovo esame.

Rito del Lavoro e Processo Amministrativo

Il ricorso in Cassazione è previsto anche in ambito del diritto del lavoro e del processo amministrativo.
In materia lavoristica, il ricorso può riguardare questioni come il licenziamento, il riconoscimento di diritti retributivi e previdenziali. I motivi di ricorso devono riguardare violazioni di legge o vizi di motivazione nelle decisioni dei giudici di merito.
In ambito amministrativo, il ricorso può essere presentato contro le decisioni del Consiglio di Stato e dei Tribunali Amministrativi Regionali (TAR) per motivi inerenti la giurisdizione. Questo tipo di ricorso è particolarmente complesso e richiede una profonda conoscenza delle norme procedurali amministrative.

Motivi Inerenti la Giurisdizione

Uno dei motivi più rilevanti per il ricorso in Cassazione riguarda le questioni di giurisdizione. Questo avviene quando si ritiene che un giudice abbia erroneamente affermato o negato la propria competenza a decidere una causa. La Corte di Cassazione interviene per risolvere questi conflitti di giurisdizione e garantire che le cause siano decise dal giudice competente.

Il ricorso alla Corte Suprema di Cassazione è un passaggio cruciale per garantire la giustizia e l'uniformità del diritto. Che si tratti di questioni penali, civili o amministrative, la presentazione di un ricorso in Cassazione richiede una preparazione accurata e una solida conoscenza delle normative. Con il supporto di un avvocato esperto, è possibile affrontare con successo questo complesso procedimento e ottenere una decisione giusta e conforme alla legge.


Daniele Di Rollo Avvocato Roma
E-mail: [email protected]
Tel.:+39 06 39754846
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